I funghi piopparelli
Piopparelli o pioppini: habitat, descrizione, acquisto e ricette
Pioppini di Grotta di CostozzaValori nutritivi per 100 g di parte edibile |
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Parte edibile | % | - |
Acqua | g | - |
Proteine | g | 3,8 |
Lipidi | g | 0,2 |
Carboidrati disponibili | g | 4,6 |
Amido | g | - |
Zuccheri solubili | g | - |
Fibra alimentare | g | - |
Energia | kcal | 36 |
kJ | 151 | |
Sodio | mg | - |
Potassio | mg | - |
Ferro | mg | - |
Calcio | mg | - |
Fosforo | mg | - |
Tiamina | mg | - |
Riboflavina | mg | - |
Niacina | mg | - |
Vitamina A retinolo eq. | µg | - |
Vitamina C | mg | - |
Habitat. I pioppini o piopparelli crescono spontaneamente in gruppo sui ceppi delle latifoglie, soprattutto dei pioppi (da cui prendono il loro nome volgare) ma anche di olmi, salici e sambuco.
Sono molto adattabili e quindi si coltivano facilmente su un substrato ricco di trucioli di pioppo.
Descrizione. Sono piuttosto piccoli anche se qualche esemplare può raggiungere i 14 centimetri di diametro nel cappello.
Cappello. Variabile (semisferico o quasi piano). Di colore bruno scuro se giovane vira poi verso il chiaro attraverso il bianco-nocciola. Un po' più scuro verso il centro. E' coperto da una cuticola lievemente corrugata.
Lamelle. Sono fitte e inizialmente di colore bianco-beige poi grigio-brunastro e infine tabacco quando le spore sono mature.
Gambo. Può avere altezza e spessore variabili ma è comunque slanciato rispetto al cappello, flessuoso e fibroso. Di colore che varia dal bianco al bruno. Presenta un anello in alto.
Carne. Di colore bianco e scura sul gambo.
Odore. Caratteristico ma è comunque difficile da descrivere. Bisogna imparare a riconoscerlo.
La stagione giusta. Dalla primavera all'autunno.
Da non confondere ... con i chiodini!
Come scegliere i piopparelli. Quando il cappello si stacca facilmente dal gambo è segno che il fungo è vecchio. Per altri suggerimenti sull'acquisto vi suggeriamo di leggere la pagina dedicata ai funghi che riporta anche altre notizie utili sulla pulizia e sui criteri di conservazione.
L'uso in cucina. In genere la loro morte è la trifolatura in olio, prezzemolo, limone e aglio. Si usano come secondo o in aggiunta ad altri ingredienti in salse o sughi.
Si conservano anche sotto olio una volta eliminati i gambi.
Non è consigliato essiccarli.
Non mangiateli mai crudi.
Come al solito le raccomandazioni sui funghi non sono mai troppe. Se andate a cercarli limitatevi alle poche specie di cui siete assolutamente sicuri. E in ogni caso il riconoscimento e la commestibilità di un fungo vanno affidati a micologi esperti e certificati. Oppure i funghi vanno portati nei centri sanitari competenti.